lunes, 29 de noviembre de 2010

Uno sguardo che mi porta (a) un letto.


Uscito dal lavoro sono andato diretto al negozio.

Salve, buonasera, sono amico di Luciano. (...) Si ho visto che ha una bella varieta. Ma non lo voglio troppo grande.

Lui era andato via, mi aveva salutato, come chi saluta uno che sta per morire, "mi preoccupi, lavori troppo, non ti curi, la tua salute mi preoccupa, mangia meglio, mi raccomando..." e altre cose, che non mi metto a scrivere, mentre mi guardaba dall'alto con questi occhi che mi facevano pensare "Oh dio, lui sa qualcosa che io non so...forse se ne va e muoio all'istante!".

Ma non sono morto, almeno per ora, poi un giorno mi tocchera come a quasi tutti. Ma tornero per scrivere anche questo. So che non sono morto, perche ogni mattina, mentre ricordavo quello sguardo triste, mi sono guardato allo spechio per controllarlo, e giuro che mi sono visto.

Quindi mi sono detto, visto che ancora sono vivo, cambiamo il letto, perche veramente non ne posso piu di un letto matrimoniale dove mi sento cosi perso. Voglio sentirmi accolto quando arriva la notte, ma non voglio nessuno per il momento (preciso, ho detto per il momento, non sia che legga questo il mio principe azzurro!).
Tornando al negozio, quando lei mi mi diceva "lo sai, ma sicuramente sei molto piu comodo su uno pi grande" io mi son ricordato di lui, e l'ho guardata con la stessa spressione di tristezza infinita che lui mi aveva dedicato e ho detto "guardi, mi sono appena separato, in realta da un paio d'anni. Non ce la faccio piu di sentirmi perso nel letto matrimoniale la sera. Vorrei trovare uno spazio tutto mio. Vado per la piazza e mezza, poi se un giorno trovo qualcuno, per il momento andra a dormire a casa sua, e se la storia va bene, torno da lei e compro uno matrimoniale, che ne dice?".

La sua risposta fu meravigliosa, la migliore: "...Capisco, le tolgo 40 Euro!"
Lo sguardo ha funzionato, ed io mi sento cosi vivo!

Si riparteeee!



domingo, 28 de noviembre de 2010

Un blog es el salto a la fama!

Y asi yo tambien decidi abrir un blog.
Ayer se fue de mi vida por la enesima vez. Por la enesima vez nos rompimos el corazon. Esta vez serenamente, si serenamente se puede acabar con una relacion de 10 anos y dos anos de separacion donde no es dificil relajarse, para conocer a otras personas. Romper una relacion es dificil.

Ayer a las 2.40 am me dije, ahora comparto mi dolor con el mundo mundial y abro un blog, es mucho mas barato que andar a un psicologo, podre decir cincuentamil tonterias...total hay tantos blogs por el mundo adelante, que quien va a prestar atencion a este. A parte porque no puedo seguir torturando a mis amigos siempre con lo mismo...hay un limite para todo.

Decidi informarme, mire esos blogs que estan en el Pais, para ver que era un blog, quien lo escribia. Una pesadilla, toda esta gente intentando escribir como periodistas, analizando situaciones como los amos del universo (que me encanta!), pero no habia ni una pizca de sentimiento en ningun blog. Una tristeza y vacio al terminar de leerlos.


Imagine mi blog, sera dificil realizarlo, mi imagine que era un exito internacional. De repente, ya no habia dolor, el ego se llenaba...yo escribo este blog, porque quiero que sea un exito internacional, que me pidan escribir un libro, que del libro me compren los derechos para una peli, colaborare en la escritura de la pelicula, ayudare en la seleccion de la banda sonora, me pediran que interprete mi papel, me daran un oscar, de la pantalla pasare a la danza (sera porque me gusta bailar tanto) y al canto (a caso no lo hizo JLo, pues si ella pudo, yo tambien!), mis discos seran una bomba, la fama sera planetaria...el dinero a raudales....pero, espera un minuto... estare siempre solo.


Entonces lo vi claro, decidi que renuncio a la fama y la gloria que esta a solo 3 cliks de ordenador de mi vida, por un novio.

Atentos!!!!

sábado, 27 de noviembre de 2010

El espejo de Frida

Me sorprendio como nunca pense que hubiese podido hacerlo.
Me encontraba en Viena, en una sala de un museo, sus cuadros a dos palmos de mi nariz, me acerque tanto a uno de ellos que hice saltar una alarma. Recorri las salas, cada cuadro un periodo de su vida, ella desnuda delante de mi...cientos de personas en silencio. Nos estabamos mirando en un espejo.

(Me enamore de una foto, donde ella apoyada de costado a una barraca, fuma y mira al vacio. Estaba posando, pero estaba perdida).
Mi sorprese, come mai ho pensato che poteva fare.
Mi trovavo a Vienna, ero in una sala di un museo ed i suoi dipinti a due centimetri dal mio naso, mi sono avvicinato talmente tanto ad uno di essi che ho fatto scattare un'allarme. Percorsi le sale, ogni quadro un periodo della sua vita, lei era nuda davanti a me...centinaie di persone in silenzio. Ci stavamo guardando in uno specchio.
(Mi sono innamorato di una foto, dove lei, di fianco si appoggiava su una casetta, fuma e guarda a vuoto. Era in posa, ma era persa).