Stavi salendo sul treno per andare a casa quando hai sentito che ti chiamavo. Avevi appena messo un piede sul gradino del vagone e ti sei girata. Non vedevo nessun altro attorno a te, mi sembrava che Termini fosse vuota.
Il capo servizio che diceva che fermandoti stavo fermando tutto un treno. La guardai mentre ti acarezzavo, sapevo che lei era una di noi, era complice, mi aveva fatto un occhiolino. Ci siamo staccati e sei salita sul treno. Sei rimasta appiccicata alla finestra mentre le porte si chiudevano e li hai visto arrivare.
I finocchi sono arrivati da dietro. La Patugglia dei Finocchi e Camioniste ci avevano viste. Da quando la citta era diventata gay, tutti avevamo paura, ma io non volevo nascondermi come gli altri. Quello che sentivo non lo potevo nascondere.
Avevi visto come arrivavano da dietro, mi predevano e a colpi sulle gambe e stomacco mi avevano piegato in due. Ero in ginocchia sul pavimento, una mano appoggiata per terra dove prima tu avevi messo i piedi. Sorridevo pensando che ne era valsa la pena, sorridevo mentre li guardavo e sentivo come mi insultavano: etero di merda, etero! mi fai schiffo! etero di merda!
La tua testa era immobile, ferma, attaccata al finestrino insieme alle tue mani. La mia testa volava tra i calci e le mie mani erano tenute per aria mentre mi sputavano sui cappelli e sul viso. Dal mio naso il sangue si mischiava con le mie lacrime.
Tu partivi, io ero immobile. La caposervizio faceva finta di niente e se ne é andata dicendo ai ragazzi che avevano fatto bene, che quasi le veniva da vomitare vedendo come ci baciavamo prima.
Avremmo potuto averlo tutto, ormai era tardi. Eravamo stati egoisti.
We could have had it all.
QUESTO POST LO DEDICO A TUTTI GLI ETERO RAZISTI DI MERDA CHE OGNI GIORNO RENDONO QUESTO MONDO PIU DIFFICILE A TUTTI, LORO COMPRESSI.