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viernes, 21 de enero de 2011

Il ticket era caro (We could have had it all)

Stavi salendo sul treno per andare a casa quando hai sentito che ti chiamavo. Avevi appena messo un piede sul gradino del vagone e ti sei girata. Non vedevo nessun altro attorno a te, mi sembrava che Termini fosse vuota. 

Il tuo zaino e scivolato via, ero gia sotto di te, l'ho raccolto. Ti ho presso la mano e ho sentito qualcuno che urlava qualcosa. Ci siamo baciati mentre separavo le ciocche dei tuoi capelli. La mia lingua rubida sulla tua, i miei baci sul tuo collo, la mia mano sul tuo seno, non mi potevo fermare. Resta con me ti susurravo. Tu solo sorridevi timida. Avevi paura, ma tutto il resto, il tuo odore, il tuo sapore, il tuo respiro su di me, lo voglio portare con me.

Il capo servizio che diceva che fermandoti stavo fermando tutto un treno. La guardai mentre ti acarezzavo, sapevo che lei era una di noi, era complice, mi aveva fatto un occhiolino. Ci siamo staccati e sei salita sul treno. Sei rimasta appiccicata alla finestra mentre le porte si chiudevano e li hai visto arrivare.

I finocchi sono arrivati da dietro. La Patugglia dei Finocchi e Camioniste ci avevano viste. Da quando la citta era diventata gay, tutti avevamo paura, ma io non volevo nascondermi come gli altri. Quello che sentivo non lo potevo nascondere.

Avevi visto come arrivavano da dietro, mi predevano e a colpi sulle gambe e stomacco mi avevano piegato in due. Ero in ginocchia sul pavimento, una mano appoggiata per terra dove prima tu avevi messo i piedi. Sorridevo pensando che ne era valsa la pena, sorridevo mentre li guardavo e sentivo come mi insultavano: etero di merda, etero! mi fai schiffo! etero di merda!

La tua testa era immobile, ferma, attaccata al finestrino insieme alle tue mani. La mia testa volava tra i calci e le mie mani erano tenute per aria mentre mi sputavano sui cappelli e sul viso. Dal mio naso il sangue si mischiava con le mie lacrime.

Tu partivi, io ero immobile.  La caposervizio faceva finta di niente e se ne é andata dicendo ai ragazzi che avevano fatto bene, che quasi le veniva da vomitare vedendo come ci baciavamo prima.

Avremmo potuto averlo tutto, ormai era tardi. Eravamo stati egoisti.
We could have had it all.

QUESTO POST LO DEDICO A TUTTI GLI ETERO RAZISTI DI MERDA CHE OGNI GIORNO RENDONO QUESTO MONDO PIU DIFFICILE A TUTTI, LORO COMPRESSI.

lunes, 17 de enero de 2011

La cena era fredda

- Mi passi il sale?
- Ma non pensi che tra un po ne avrai abbastanza?

Mi guardo attorno, tutto é cosi buio, ma se guardo in alto le stelle brillano come non mai, faccio un occhiolino all firmamento.

L'aria muove i nostri capelli, la mia sciarpa e fa che il mio vestito si aderisca come se fose una seconda pelle. Sento tanto freddo, i miei piedi sono ormai congelati, ma tra un po tutto questo finira. Siamo partiti in serata dal porto, tutti ci avevano detto che era meglio restare a casa in un giorno come questo, mare troppo mosso per una barca piccola come la nostra.

Abbiamo sorrisso a tutti mentre compravamo al supermercato tutto quello che ci serviva per la nostra cena, siamo tornati a casa per vestirci di festa e uscendo verso il porto abbiamo lasciato tutte le luci accessa, il disco preferito della mia compagna a tutto volume e ci siamo dirette al porto.
Li abbiamo presso la nostra piccola barca, e quando la benzina e finita ci siamo fermate. Abbiamo apparecchiato la tavola, messo il cibo freddo sui piatti e ci siamo tolti i capotti. Ci siamo baciate e tenute strette finche non ho sentito le sue lacrime sulla mia scollatura. Grazie mi aveva detto. Grazie per permettermi di venire con te, avevo detto io.
Lei aveva stappato la bottiglia mentre io facevo dei bucchi sul fondo della nave, per fare entrare l'acqua. Sedute, lei si era liberate della sua parrucca assurda e abbiamo risso. La malatia la stava consumendo, ma per una volta era libera, eravamo lei ed io di nuovo, solo il cielo sopra noi.

- Clara, voglio sedermi affianco a te, voglio abbraciarti fino alla fine.
- Vieni piccola, vieni...Ma voglio ancora sale, e piu vino.
(ascolta)

domingo, 2 de enero de 2011

1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2008, 2009, 2010

Perche non funziona tra di noi?
perche lui non mi puo dare quello che avevo prima?
ma questo pullman arriva? questo amore durera per sempre?questo lavoro non finira mai? ma secondo te, verra? quanto ha detto che costava?
come devo fare per andare li? ma arriva la metro?
faro tardi? sara fredda? tornero mai a casa?
come lo portiamo fino a casa? prendiamo la metro?
ma come cazzo funziona questo? perdo l'aereo?
ho portato tutti i documenti con me?  e se mi lascio andare? perche questo momento non dura tutta una vita?
ma il tramonto di domani sara cosi bello?
lo rivedro stasera?
vorrai baciarmi quanto voglio io? ma volete aprire questa portaaaaa? quanto costa un ingresso?
sicuro che non dobbiamo organizzare niente altro? ma a chi dobbiamo dare i soldi dei biglietti?
con i vaccini siamo a posto? questo treno non ferma a Firenzeeeee?
ma voi organizzate tutto cosi? mai entrata cosi a Piazza San Marco?
hai processato tutti i dati? con i soldi siamo aposto? e i tkts?alberghi? assurdo?facciamo un cross-check?
ma da quanto tempo sei vegetariana?piovera? ti piace qui?andiamo dal cinese gay?ma sei sicura che tu vuoi metterti in questa storia? lo sai come dobbiamo fare? ma secondo te ad un bacio bacio, ci sta?
ma sara cosi che diventero da vecchia? ci vediamo li? ma tu ci vai lo stesso?saliamo sul cubo?paghi tu?
mi aspetti?viene anche lei?chi lo ha comprato?ma dove l hai trovato?veramente?perche non vuoi venire?lo dai un bacieto alla zia?mi fai un posto vicino a te?pizza?vieni a nuotare?mi raggiungi?hai visto il mio cellulare?
mi chiami?come stai oggi?ti fa male?vi siete sentiti?quanto vuoi spendere?lo facciamo insieme?vuoi venire a casa mia?ce la faro da sola? hai paura?ti senti bene?e se morisse adesso?me lo posso permettere?
ma quanto mi vuoi bene?ce l'hai con te?vuoi segnarti il mio numero di telefono?ma non ti sembro cosi gay?
sara gay?hai paura di morire?secondo te, gli piaccio?tu sai dove siamo? sicuro di voler andare?

Qui sopra la hit-list delle domande che ho faftto ad amici, colleghi, vicini, famiglia e me stesso, durante dal 1997 ad oggi. Dal 2011 sara diverso.

viernes, 24 de diciembre de 2010

Dopo di te

Lui è  sdraiato per terra, ed io lo guardo dall´alto. Con il mio piede schiacciavo la sua testa contro la terra bagnata da me. Non avrebbe dovuto chiederlo.

Un uccello di mille colori, passa in questo momento sopra di noi e attraversa la notte. Mi sembra i sentire il battere delle sue ali, veloci. Ci ha visti, se ne è andato a nascondere tra le foglie delle palme. Forse è spaventato, i nostri movimenti contrastano la sua bellezza.

Ci diamo appuntamento tutte le sere in questo parco, appena cala la luce del giorno. Mi sembra che è stato ieri quando l´ho visto per la prima volta, in realtá sono passati gia ben sei mesi. Aveva aperto il finestrino della macchina, e mi aveva chiesto se 40E andavano bene per stare un po con lui.

Io non ero li per caso, ma fino quel momento le mie serate sul parco degli acquedotti erano state vuote. Finche non l ho incontrato.

Ero salito nella sua macchina e mi ha messo subito la mano sul pacco, per istinto gli ho lanciato un cazzotto, gli avevo fatto sanguinare il naso. Mi ero spaventato, pensavo, adesso questo chiama la polizia e mi denuncia.

-         Cazzo, cazzo! Mi hai fatto male.

 Gli occhi li lacrimavano, il naso sanguinava. In realtà non só ancora bene se era stato il naso o la bocca.  Cera un bel po´di sangue. Si proteggeva il viso con le mani. Io ero fermo, per paura.

Pressi fazzoletti da dentro il cruscotto ma si aveva dovuto togliersi la maglietta per fermare il sangue. Si pulisce ed scruta il mio corpo.

-         Pensi che lo puoi fare ancora….piú forte?

Mi guardai riflesso nello vetro della macchina mentre colpivo il suo stomaco con tutta la mia forza. Per un attimo perse il respiro. É uscito dalla macchina piegato in due, faceva fatica a respirare, e con il suo respiro piu violento aveva vomitato. Sono uscito dietro lui, prima prendendo 150E dal suo portafoglio ed sputando dentro la sua borsa.

Si era appoggiato ad un albero per riprendersi e mi aveva detto che per il momento andava bene cosi.  Mi sono avvicinato a lui, mi sono calato i pantaloni, e gli ho fatto vedere il mio cazzo, duro. Mi sono masturbato e lui e venuto ad attaccarsi con la bocca quando ha capito che stavo per venire. Gli ho tenuto la testa ferma, mentre mi svuotavo dentro lui. Ingoia tutto troia.

-         Ti posso rivedere domani?. Alla stessa ora…qui?

Non risposi.

Il giorno dopo ero li.


Lui arrivo con una macchina diversa, un sub. Mi fece salire da dietro, cera molto spazio. Aveva preparato una coperta per terra e mentre si abbassava i pantaloni mi diceva: tira fuori il cazzo e picchiami. Non l´ho lasciato finire di spiegarsi che gia lo avevo  bloccato da dietro, con i pantaloni a mezzo calare, ho presso dello spago che cera dietro e gli ho legato i polsi dietro la schiena. Lo spago lo fece arrivare ai suoi piedi, era bloccato. Senza saliva e con tutta la mia forza sono entrato in lui, di un colpo solo, ero eccitato.  Il mio cazzo era molto grosso e avevo fatto fatica ad entrare senza bagnarlo, ma avevo spinto con forza, sentivo tutto lui attorno al mio cazzo, mi eccitava, sentivo come mi premeva mentre mi muovevo dentro lui. Premevo la sua testa contro il poggiatesta del sedile di dietro, mentre le dicevo: senti le mie palle che toccano il tuo bucco, sono dentro te bastardo. Ti ingravido figlio di puttana.  Adesso lui si stava eccitando, sentivo che avevo piu spazio dentro lui.
Lui mordeva il poggiatesta mentre io mordevo il suo collo. Con le mie gambe  ho separato le sue ed ho spinto piu in su che potevo mentre lo masturbavo. Lui e venuto sulla mia mano, ho sentito che il suo culo si chiudeva, mi voleva fuori, gli feci assagiare il suo sperma mettendogli la mia mano in bocca, sono venuto dentro lui e siamo rimasti immobili, solo il mio petto si muoveva sopra la sua schiena al ritmo del mio respiro.

Lo lascia li, per un paio di minuti mentre ero uscito a fumarmi una sigaretta. Sono entrato in macchina per slegarlo. Non gli ho detto una parola. Lui mi guardava sconvolto, forse si chiedeva da dove prendevo tutta questa furia. Lo ignoravo apposta guardando gli arredi della macchina, ma volevo baciarlo, guardare il colore dei suoi occhi.

-         Tieni, 150E,  come quelli che mi hai presso ieri

Gli pressi il portafoglio dalle mani

-         Lo decido io, vedo che oggi ne hai di piu. Pressi i 300E ed sputai di nuovo sul portafoglio.
-         Domani parto in viaggio. (imbarazzato). Ti trovo qui tra dieci giorni?

Me ne andai senza rispondere.

Fiori dentro me

-         - Avanti, passa matta!
-         - Ciao!, sono un po bagnata. Fuori piove di rotto. Grazie per aprirmi, sai ero qua sotto a comprare delle cose per Camilla, e non potevo tornare di nuovo al bar, penseranno che sono una alcolizzata, meno male che sei a casa….grazie

Le passo un asciugamano e la accompagno al bagno.

-     - Dai fatti una doccia, sei veramente bagnata. (Rido). Solo a te viene in mente di uscire di casa cosi senza un ombrello, ma non hai visto che non ha smesso di piovere per giorni!.

La lascio da sola, mentre apre il rubinetto della doccia. Vado in cucina, alzo i termosifoni. Accendo il fuoco per preparare un thè. Porto in salotto le tazze, do uno sguardo veloce alla camera da letto dal corridoio, e vedo la porta aperta. Mi avvicino a chiuderla, e noto scompiglio.

-    Ciao (timida). Ho pensato che di acqua ne avevo presso troppa, e piú che una doccia, mi andava piú un letto caldo.

Non so cosa dire, provo a sorridere, mi avvicino al letto, lei è sotto la coperta. Mi prende una mano, mi cadono le tazze, forse una si e rotta. Sento il rumore dell´acqua che bolle in cucina.

Si mette in ginocchia sul letto e mi da un bacio sulla guancia. Sospiro profondamente. Sento che le sue labbra si avvicinano facendo piccoli passi che sono baci sulla mia faccia per arrivare alla mia bocca. Il mio respiro e piu forte adesso.

Sono immobile, la desidero, ma non riesco a muovermi, sento le sue braccia che mi alzano la maglietta le mie braccia si stirano in su per instinto, mi morde il labro per farmi aprire la bocca, e sento come la sua lingua sbatte contro i miei denti, li sorpassa, incontra la mia lingua, va piu in giu mentre la mia lingua adesso riempe la sua bocca. Non ce tempo per respirare, sento che un po di saliva cade sul suo petto, accarezzo i suoi seni.

Mi spinge giú dalle spalle, e ci baciamo, non ci sono parole ma sappiamo quello che succedera. Mi slaccia il reggiseno, e le mie mani cadono sulle sue mutande, le nostre bocche non si separano.  Sale dolcemente sopra me, mi bacia il collo, io mi muovo sotto di lei, sento la sua gamba che preme contro il mio sesso, la mia contro il suo, le mie mani sulla sua testa, la dirigo verso il mio seno. Mi mordo le labbra dal piacere, mentre lei mi infila le sue ditta in bocca e mi bacia scendendo dalle tette , verso la mia pancia, ed io la spingo con le mie mani piu in giu, lómbelico adesso. La prendo dalle ascelle e la faccio fermare li, mentre una sua mano riempe la mia bocca e laltra mi acarezza la fica, la sua lingua dura percorre il mio pube. Non esiste il tempo, solo il piacere.

Non voglio fermarla. Avvicino le mie mani impregnate dal suo odore al mio viso, lei e dentro me, lei e ancora piu dentro me. Mi chiedo come fa a raggiungere posti come mai nessuna prima. Mi sento piena, tutto il mio interno vibra, la stringo, lei si fa forza, continua, vibro, lei e dentro me. Sento il suo respiro sul mio viso. Siamo sudate, si lascia cadere di nuovo sopra me, la sento tutta il suo seno bagnato contro il mio, li lecco i capezzoli, lei geme, lei è ancora dentro me, io dentro lei, mi guarda, apro la mia bocca, mi infila la sua lingua, é da per tutto dentro me ora. Ci teniamo strette con un braccio, non so per quanto andiamo avanti, voglio trapassarla con il mio corpo. Vengo. Viene.

sábado, 4 de diciembre de 2010

Riceta per ballare meglio (Livello di difficolta: semplice, per tutti)

Preparazione
Riposati a lungo, per piu di 3 ore, e mettiti a bagno maria per almeno 15 minuti. Mentre sei sotto la doccia apre e chiudi gli occhi, piega un po le ginochia, stira le braccia.

In Cucina
Vai in cucina, apri il rubineto, chiudelo, aprilo, concentrati nel rumore dell acqua. Vevi due bicchieri d'aqua o di vino, shakerati un po fortemente, cosparge lingresso con un pizzico di sale, ed aspetta il tempo di cottura o vestirti per fare il seguente paso.

Prendi un po di rosmarino guardalo, e pensa 'e cosi forte, flessibile, profumato. Bacialo e porta una foglia massimo due nella tasca dei pantaloni/capotto, ma mai nella borsa!

Come si presenta/serve
Entra nel locale, non guardare a nessuno. Fa come se nessuno sapessi che l'anima di Tony Manero si e imposessata del tuo corpo. Di scatto guarda tutti e tutte facendo nottare che il mondo e tuo. Incomincia a muovere un piede, dopo una mano, piano piano e poi piu alto e alto!..muovi il bacino, lancia baci, scatenati, shakerati!, sorridi e ballaaaaaaaaa!