Lui è sdraiato per terra, ed io lo guardo dall´alto. Con il mio piede schiacciavo la sua testa contro la terra bagnata da me. Non avrebbe dovuto chiederlo.
Un uccello di mille colori, passa in questo momento sopra di noi e attraversa la notte. Mi sembra i sentire il battere delle sue ali, veloci. Ci ha visti, se ne è andato a nascondere tra le foglie delle palme. Forse è spaventato, i nostri movimenti contrastano la sua bellezza.
Ci diamo appuntamento tutte le sere in questo parco, appena cala la luce del giorno. Mi sembra che è stato ieri quando l´ho visto per la prima volta, in realtá sono passati gia ben sei mesi. Aveva aperto il finestrino della macchina, e mi aveva chiesto se 40E andavano bene per stare un po con lui.
Io non ero li per caso, ma fino quel momento le mie serate sul parco degli acquedotti erano state vuote. Finche non l ho incontrato.
Ero salito nella sua macchina e mi ha messo subito la mano sul pacco, per istinto gli ho lanciato un cazzotto, gli avevo fatto sanguinare il naso. Mi ero spaventato, pensavo, adesso questo chiama la polizia e mi denuncia.
- Cazzo, cazzo! Mi hai fatto male.
Gli occhi li lacrimavano, il naso sanguinava. In realtà non só ancora bene se era stato il naso o la bocca. Cera un bel po´di sangue. Si proteggeva il viso con le mani. Io ero fermo, per paura.
Pressi fazzoletti da dentro il cruscotto ma si aveva dovuto togliersi la maglietta per fermare il sangue. Si pulisce ed scruta il mio corpo.
- Pensi che lo puoi fare ancora….piú forte?
Mi guardai riflesso nello vetro della macchina mentre colpivo il suo stomaco con tutta la mia forza. Per un attimo perse il respiro. É uscito dalla macchina piegato in due, faceva fatica a respirare, e con il suo respiro piu violento aveva vomitato. Sono uscito dietro lui, prima prendendo 150E dal suo portafoglio ed sputando dentro la sua borsa.
Si era appoggiato ad un albero per riprendersi e mi aveva detto che per il momento andava bene cosi. Mi sono avvicinato a lui, mi sono calato i pantaloni, e gli ho fatto vedere il mio cazzo, duro. Mi sono masturbato e lui e venuto ad attaccarsi con la bocca quando ha capito che stavo per venire. Gli ho tenuto la testa ferma, mentre mi svuotavo dentro lui. Ingoia tutto troia.
- Ti posso rivedere domani?. Alla stessa ora…qui?
Non risposi.
Il giorno dopo ero li.
Lui arrivo con una macchina diversa, un sub. Mi fece salire da dietro, cera molto spazio. Aveva preparato una coperta per terra e mentre si abbassava i pantaloni mi diceva: tira fuori il cazzo e picchiami. Non l´ho lasciato finire di spiegarsi che gia lo avevo bloccato da dietro, con i pantaloni a mezzo calare, ho presso dello spago che cera dietro e gli ho legato i polsi dietro la schiena. Lo spago lo fece arrivare ai suoi piedi, era bloccato. Senza saliva e con tutta la mia forza sono entrato in lui, di un colpo solo, ero eccitato. Il mio cazzo era molto grosso e avevo fatto fatica ad entrare senza bagnarlo, ma avevo spinto con forza, sentivo tutto lui attorno al mio cazzo, mi eccitava, sentivo come mi premeva mentre mi muovevo dentro lui. Premevo la sua testa contro il poggiatesta del sedile di dietro, mentre le dicevo: senti le mie palle che toccano il tuo bucco, sono dentro te bastardo. Ti ingravido figlio di puttana. Adesso lui si stava eccitando, sentivo che avevo piu spazio dentro lui.
Lui arrivo con una macchina diversa, un sub. Mi fece salire da dietro, cera molto spazio. Aveva preparato una coperta per terra e mentre si abbassava i pantaloni mi diceva: tira fuori il cazzo e picchiami. Non l´ho lasciato finire di spiegarsi che gia lo avevo bloccato da dietro, con i pantaloni a mezzo calare, ho presso dello spago che cera dietro e gli ho legato i polsi dietro la schiena. Lo spago lo fece arrivare ai suoi piedi, era bloccato. Senza saliva e con tutta la mia forza sono entrato in lui, di un colpo solo, ero eccitato. Il mio cazzo era molto grosso e avevo fatto fatica ad entrare senza bagnarlo, ma avevo spinto con forza, sentivo tutto lui attorno al mio cazzo, mi eccitava, sentivo come mi premeva mentre mi muovevo dentro lui. Premevo la sua testa contro il poggiatesta del sedile di dietro, mentre le dicevo: senti le mie palle che toccano il tuo bucco, sono dentro te bastardo. Ti ingravido figlio di puttana. Adesso lui si stava eccitando, sentivo che avevo piu spazio dentro lui.
Lui mordeva il poggiatesta mentre io mordevo il suo collo. Con le mie gambe ho separato le sue ed ho spinto piu in su che potevo mentre lo masturbavo. Lui e venuto sulla mia mano, ho sentito che il suo culo si chiudeva, mi voleva fuori, gli feci assagiare il suo sperma mettendogli la mia mano in bocca, sono venuto dentro lui e siamo rimasti immobili, solo il mio petto si muoveva sopra la sua schiena al ritmo del mio respiro.
Lo lascia li, per un paio di minuti mentre ero uscito a fumarmi una sigaretta. Sono entrato in macchina per slegarlo. Non gli ho detto una parola. Lui mi guardava sconvolto, forse si chiedeva da dove prendevo tutta questa furia. Lo ignoravo apposta guardando gli arredi della macchina, ma volevo baciarlo, guardare il colore dei suoi occhi.
- Tieni, 150E, come quelli che mi hai presso ieri
Gli pressi il portafoglio dalle mani
- Lo decido io, vedo che oggi ne hai di piu. Pressi i 300E ed sputai di nuovo sul portafoglio.
- Domani parto in viaggio. (imbarazzato). Ti trovo qui tra dieci giorni?
Me ne andai senza rispondere.
Frida! Ti stai trasformando in chuck palahniuk!!!
ResponderEliminarma chi é? muac....ho presso ispirazine ladal ttuo post...ma volevo fare una cosa distruttiva allo stesso tempo!. Il maleeeeeeee
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