- Mi passi il sale?
- Ma non pensi che tra un po ne avrai abbastanza?
Mi guardo attorno, tutto é cosi buio, ma se guardo in alto le stelle brillano come non mai, faccio un occhiolino all firmamento.
L'aria muove i nostri capelli, la mia sciarpa e fa che il mio vestito si aderisca come se fose una seconda pelle. Sento tanto freddo, i miei piedi sono ormai congelati, ma tra un po tutto questo finira. Siamo partiti in serata dal porto, tutti ci avevano detto che era meglio restare a casa in un giorno come questo, mare troppo mosso per una barca piccola come la nostra.
Abbiamo sorrisso a tutti mentre compravamo al supermercato tutto quello che ci serviva per la nostra cena, siamo tornati a casa per vestirci di festa e uscendo verso il porto abbiamo lasciato tutte le luci accessa, il disco preferito della mia compagna a tutto volume e ci siamo dirette al porto.
Li abbiamo presso la nostra piccola barca, e quando la benzina e finita ci siamo fermate. Abbiamo apparecchiato la tavola, messo il cibo freddo sui piatti e ci siamo tolti i capotti. Ci siamo baciate e tenute strette finche non ho sentito le sue lacrime sulla mia scollatura. Grazie mi aveva detto. Grazie per permettermi di venire con te, avevo detto io.
Lei aveva stappato la bottiglia mentre io facevo dei bucchi sul fondo della nave, per fare entrare l'acqua. Sedute, lei si era liberate della sua parrucca assurda e abbiamo risso. La malatia la stava consumendo, ma per una volta era libera, eravamo lei ed io di nuovo, solo il cielo sopra noi.
- Clara, voglio sedermi affianco a te, voglio abbraciarti fino alla fine.
- Vieni piccola, vieni...Ma voglio ancora sale, e piu vino.
(ascolta)
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